- Pages: lxvii + 336 p.
- Size:155 x 245 mm
- Illustrations:1 col.
- Language(s):Latin, Italian
- Publication Year:2020
- € 235,00 EXCL. VAT RETAIL PRICE
- ISBN: 978-2-503-58464-5
- Hardback
- Available
"Das grosse Verdienst sowie die Bedeutung der vorliegenden Edition besteht nicht allein in der Ausgabe des Textes, sondern ebenfalls in der mühevollen und für die Forschung hilfreichen Identifikation der Quellen dieser Schrift, was sowohl das Verständnis wie auch die Beurteilung der Arbeitsweise und Methode von Heymericus erleichtert und befördert." (Ruedi Imbach, in Freiburger Zeitschrift für Philosophie und Theologie, 68, 2021, p. 670)
“In sum, taking into account the careful establishment of the text and the apparatus fontium, it is undeniable that this edition of the Centheologicon considerably enriches the theoretical panorama of Heymericus’s philosophical production, mostly represented, as Bagnasco notes, by those works in which the doctrines of Llull and Albert appear and have generated most of the interest in the author.” (M. Cecilia Rusconi, in Speculum, 97/2, 2022, p. 509)
Giovanna Bagnasco è dottore di ricerca in filosofia medievale all’Università di Paris-IV Sorbonne e di Pavia (2013). Nella tesi di dottorato ha svolto uno studio teorico sull’uso e sulla ri-scrittura delle fonti del Centheologicon. Borsista per un anno all’Università di Pavia (Fondazione Chimera), si è occupata di Eimerico ricercando le fonti non dichiarate del Centheologicon, specialmente risalenti al XII secolo (Nicola d’Amiens e Riccardo di San Vittore).
Eimerico di Campo, maestro di arti e teologia, attivo a Colonia e Lovanio fra gli anni Venti e gli anni Cinquanta del XV secolo, è autore di numerose opere filosofiche e teologiche, la cui rilevanza teorica e storica è stata messa in luce da studiosi come Meersseman, Colomer, Korolec, Cavigioli, Kaluza, Imbach e Hoenen, che hanno soprattutto richiamato l'attenzione sulla sua ripresa di motivi albertisti e lulliani, nonché sui suoi rapporti, personali e intellettuali, con Cusano.
Se si eccettua un fondamentale contributo di Imbach, relativamente poco studiata resta però una delle più singolari opere di Eimerico: il Centheologicon che, in 101 capitoli dedicati ciascuno a una diversa forma di teologia, presenta i molteplici modi di conoscere Dio. L’opera è rilevante non solo per la storia della teologia, ma anche per la storia della filosofia tardo medievale: oltre a presentarvi la teologia divina (conoscenza perfetta che Dio ha di se stesso) e angelica, Eimerico analizza innumerevoli forme di teologia umana, soffermandosi da un lato sulle teologie ‘naturali’ proposte dalle varie scuole filosofiche antiche, dall'altro sulla teologia ignoranter docta, coniecturaliter unitrina e geometrica di Cusano.
Del Centheologicon, conservato da un unico manoscritto (Bibliothèque Royale de Bruxelles, ms. 11571-75, ff. 1va-74vb), è stato pubblicato sinora soltanto qualche capitolo. Il presente lavoro costituisce la prima edizione completa del testo, che compare dopo diversi anni di revisioni e di studio dovuti alla complessità sintattica e lessicale del latino dell’autore, oltre che alla sorprendente pluralità di fonti, nella maggior parte dei casi non dichiarate, da ricercare.