- Pages: 193 p.
- Size:155 x 245 mm
- Language(s):Latin, Italian
- Publication Year:2017
- € 145,00 EXCL. VAT RETAIL PRICE
- ISBN: 978-2-503-56819-5
- Hardback
- Available
Una nuova edizione critica dei Chronica di Sulpicio Severo
Piergiorgio Parroni è professore emerito di Filologia classica presso la “Sapienza” d Roma. I suoi studi hanno privilegiato i geografi latini (Vibio Sequestre e Pomponio Mela) e la scienza romana in rapporto a quella greca ('Naturales quaestiones' di Seneca), ma riguardano anche altri settori della letteratura latina, dall'età arcaica a quella post-classica (in particolare Marziale) e tarda ('Anthologia Latina', Massimiano, Tertulliano, Ammiano). È direttore della rivista internazionale di studi classici "Res publica litterarum".
La presente edizione dei 'Chronica' di Sulpicio Severo, un’opera fondamentale, tra l’altro, per la conoscenza della storia delle eresie del IV sec., segna un progresso rispetto a quella di Karl Halm (1866), non solo per una rinnovata ispezione autoptica del 'codex unicus' (Vat. Pal. lat. 825 = P) che li tramanda, ma anche per un riesame del secolare travaglio critico esercitato a partire dall’'editio princeps' (Basilea 1556 = b), che ha portato a significativi miglioramenti del testo. L’apparato critico negativo, estremamente sintetico, registra le lezioni di P, di b e degli ultimi due editori (Halm e de Senneville-Grave), ma rinvia alle 'Note complementari' ogni volta che la scelta effettuata necessiti di giustificazioni. All’apparato critico si affiancano altri due apparati, delle fonti bibliche e degli autori classici e cristiani, elencate poi in due distinti indici alla fine del volume. La prefazione illustra, in modo succinto ma esauriente, i caratteri di questa singolare opera (la prima storia universale cristiana), le sue peculiarità linguistiche e stilistiche che, come è noto, hanno valso all’autore l'appellativo di 'Sallustio cristiano', la storia del testo attraverso un vaglio accurato delle principali edizioni e del loro apporto all’esegesi e alla costituzione del testo, infine i criteri che hanno presieduto all'edizione dell'opera.