- Pages: 305 p.
- Size:165 x 240 mm
- Language(s):Italian
- Publication Year:2015
- € 49,00 EXCL. VAT RETAIL PRICE
- ISBN: 978-2-503-55127-2
- Paperback
- Available
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- ISBN: 978-2-503-56387-9
- E-book
- Available
"En aquest camp, els treballs de Lidia Lanza són fonamentals i el fet de reunir en un mateix volum diversos dels seus estudis és, sense cap dubte, una gran aportació. (...) Una recopilació que, en el seu conjunt, esdevé imprescindible per a conèixer la recepció d’Aristòtil i el desenvolupament de la ciència política en la cultura acadèmica de l’Edat Mitjana." (Sergi Grau Torras, in: Anuario de Estudios Medievales, 46/2, julio-diciembre 2016, p. 1021-1022)
“Questa raccolta si presenta come un importante contributo che si impone alla lettura di tutti coloro che si occupano di storia del pensiero politico, in una prospettiva coerentemente perseguita per tutto il corso delle pagine che realizzano questo bel volume.” (Luca Parisoli, in The Medieval Review, 01.06.2017)
Lidia Lanza ha ricevuto la sua formazione universitaria e dottorale a Firenze, in "Storia della filosofia medievale" prima e "Filologia mediolatina" poi. Ha proseguito la sua attività di ricerca a Firenze e a Fribourg (Svizzera), presso la cui Università ha lavorato all’edizione critica dello Scriptum super libros Politicorum di Pietro d’Alvernia. Ha svolto la sua ricerca anche in istituzioni quali la "Harvard University" (Cambridge, MA), la "Herzog August Bibliothek" (Wolfenbüttel), l’"Harry Ransom Center" (Austin, TX). All’Universidade do Porto, presso il Gabinete de Filosofia Medieval (Instituto de Filosofia) compie attualmente le sue indagini, dedicate alla tradizione dei commenti alla "Summa theologiae" di Tommaso d’Aquino nella Seconda Scolastica, in particolare iberica.
Il volume raccoglie gli studi che l’Autrice ha dedicato alla ricezione della Politica di Aristotele nel Medioevo. L’indagine ruota innanzitutto intorno alle opere appartenenti al genere del commento filosofico, canali primi attraverso cui l’Occidente si riappropria della Politica — e tra queste il commento iniziato da Tommaso d’Aquino e ancor più la sua continuazione, opera di Pietro d’Alvernia, s’impongono alla riflessione successiva come "il commento", dettando la selezione delle questioni da affrontare e i modi con cui l’interpretazione delle asserzioni del Filosofo si attua —; annovera anche altri testimoni di tale ricezione, concepiti e realizzati a sostegno della politica reale (è il caso del De regimine principum di Egidio Romano). Nei capitoli dedicati alla riflessione sulla tirannide e sul finis hominis, l’indagine si amplia sino a comprendere l’elaborazione teorica precedente alla riscoperta dell’Aristotele etico-politico, permettendo in tal modo di cogliere i mutamenti che tale riscoperta consente. I temi oggetto d’analisi sono quelli fondanti della riflessione sulla politica: la determinazione della miglior forma di governo, la riflessione sulla cittadinanza, sulla guerra e la pace, sulla felicità individuale e collettiva, sulle degenerazioni della vita politica (la tirannide), sulle dinamiche economiche che regolano la vita della comunità politica.
Introduzione
1. Aspetti della ricezione della ‘Politica’ aristotelica nel XIII secolo: Pietro d’Alvernia
2. Il ‘finis hominis’ nei commenti all’‘Ethica Nicomachea’ e alla ‘Politica’ di Aristotele (secoli XIII-XIV)
3. I commenti medievali alla ‘Politica’ e la riflessione sullo stato in Francia (secoli XIII-XIV)
4. 'Luciferianae pravitatis imago'. Il tiranno tra alto e basso Medioevo
5. Guerra e pace in Aristotele: alcune riflessioni sui commenti medievali alla ‘Politica’
6. ‘Ars acquirendi pecunias’. La crematistica nella ‘Politica’ di Aristotele e nei suoi commenti medievali
7. La «Politica» di Aristotele e il «De regimine principum» di Egidio Romano