- Pages: 396 p.
- Size:156 x 234 mm
- Language(s):Italian
- Publication Year:2011
- € 65,00 EXCL. VAT RETAIL PRICE
- ISBN: 978-2-503-53153-3
- Paperback
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- ISBN: 978-2-503-56232-2
- E-book
- Available
Giacomo Raspanti è Professore a contratto di Letteratura Cristiana Antica presso l'Università di Palermo (Italia). Si occupa di esegesi biblica patristica e di oratoria pagana e cristiana in età tardoantica.
Il commento di Girolamo di Stridone all’Epistola ai Galati, composto nel 386 a Betlemme all’indomani della definitiva (e burrascosa) partenza da Roma, è un’impresa senza precedenti, come lo Stridonense dichiara nel prologo: applicando con coerenza tecniche note a Roma, ma guardate fino a quel momento con sospetto, lo Stridonense si propone di spiegare un’epistola paolina non più mediante la semplice parafrasi con qualche rara digressione filosofica che orienti il lettore (com’ era il caso dei predecessori latini Mario Vittorino e Ambrosiaster), bensì, alla maniera di Origene, come dibattitto aperto tra una pluralità di interpretazioni fra le quali il lettore può liberamente orientarsi. L’intuizione geronimiana ha, tra l’altro, il merito di dare nuova linfa ad un fenomeno culturale di grande portata per la letteratura latina in età tardoantica, che vede, nell’arco di pochi decenni, la fioritura a Roma, e più in generale in Occidente, di numerosi commentari paolini. Impossibile per noi moderni individuare gli autori greci delle molteplici spiegazioni menzionate da Girolamo; ma è certo che Origene è la fonte principale e che per questo l’opera geronimiana rappresenta uno dei frutti più belli della fortuna dell’Alessandrino nel IV secolo. L’interesse per il commento a Galati è infine accresciuto dalla diatriba a distanza che s’innesca tra Girolamo e Agostino a proposito della spiegazione dello Stridonense di Gal 2, 11-14: forse riprendendo da Origene una spiegazione assai peculiare dell’incidente di Antiochia, lo Stridonense finisce col provocare un’articolata e più volte reiterata protesta epistolare da parte di Agostino, il quale non ammette la novità geronimiana.
La versione latina originale del testo proposto in traduzione in questo volume è pubblicata nella collana Corpus Christianorum, Series Latina con il titolo Hieronymus, Commentarii in epistulam Pauli apostoli ad Galatas (CC SL, 77A). I rimandi alle pagine corrispondenti dell’edizione sono forniti a margine di questa traduzione.