Book Series Studies on Italian Music History, vol. 6

La cappella musicale di Santa Maria Maggiore a Bergamo dal 1657 al 1810

P. Palermo, P. Pecis

  • Pages: 526 p.
  • Size:210 x 270 mm
  • Language(s):Italian
  • Publication Year:2011

  • € 110,00 EXCL. VAT RETAIL PRICE
  • ISBN: 978-2-503-51033-0
  • Hardback
  • Available


Review(s)

"A (…) fascinating story of a very important musical organization in northern Italy, and interested scholars will be grateful for its appearance in this handsomely produced volume." Anne Schnoebelen, in Eighteenth-Century Music Journal, issue X, No. 1 (March 2013), p. 128)

Summary

From its very creation the musical chapel of Santa Maria Maggiore in Bergamo was always one of the most outstanding of the North-Italian ecclesiastical institutions. Among the maestri di cappella there were musicians of the calibre of Gasparo de Albertis, Pietro Vinci, Ippolito Camaterò, Giovanni Cavaccio, Maurizio Cazzati and Giovanni Battista Bassani — to mention just a few. To these we should certainly add two illustrious organists: Giovanni Battista Quaglia and Giovanni Legrenzi. Inevitably the presence of these important composers has generated a series of important studies, all of which focus on the 16th- and early 17th-century history of the chapel. The following periods, however, have been substantially overlooked by modern research, or at most approached merely with reference to Johann Simon Mayr and his pupil Donizetti. Paola Palermo and Giulia Pecis Cavagna’s book, which aims to fill this large gap, examines the period ranging from 1657, the year of Cazzati’s departure, to 1810, by when Mayr had been maestro for some time. An impressive array of documents — all of which can be consulted on a CD-Rom attached to the volume — help to reconstruct not only the activities of this important institution (with its various maestri, regular members and temporary collaborators), but also the church’s liturgy, an aspect which naturally had a close bearing on the chapel’s functions. Liturgical aspects are also discussed in Rodobaldo Tibaldi’s afterword, which assesses the chapel’s individual features and repertoires against the broader context of the North-Italian chapels from the latter half of the 16th century to the end of the 18th. The book comes with a valuable appendix listing all the musicians (salaried and otherwise) associated with the chapel and mentioned in the documents.


La cappella della basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo ha sempre rappresentato, fin dalla sua fondazione, una delle istituzioni ecclesiastiche più prestigiose dell’Italia settentrionale; nel corso del xvi secolo maestri di cappella furono musicisti come Gasparo de Albertis, Pietro Ponzio, Pietro Vinci, Ippolito Camaterò, mentre nel secolo successivo si alternarono figure fondamentali come Giovanni Cavaccio, Alessandro Grandi, Tarquinio Merula, Maurizio Cazzati, Giovanni Battista Bassani, solo per citarne alcuni (senza dimenticare gli organisti Giovanni Battista Quaglia e Giovanni Legrenzi). Compositori così importanti non potevano non stimolare studi sull’istituzione musicale come quelli, ormai classici, di Gary Towne, di Alberto Colzani e, soprattutto, di Maurizio Padoan, che si sono concentrati sul xvi e sulla prima metà del xvii secolo; molto meno frequentati dagli studi moderni sono i periodi successivi, visti eventualmente solo alla luce della figura di Johann Simon Mayr e del suo allievo Gaetano Donizetti. Il volume di Paola Palermo e di Giulia Pecis Cavagna si prefigge lo scopo di colmare questa lacuna, prendendo in esame il periodo che va dal 1657, anno della partenza di Cazzati, al 1810, quando maestro di cappella è già da qualche tempo Mayr. Attraverso un’impressionante quantità di documenti, tutti consultabili in un CD-Rom allegato al volume, viene ricostruita l’attività della cappella musicale, dei maestri di cappella che si succedettero, degli organici fissi e straordinari, e della realtà liturgica della basilica, indispensabile per il corretto inquadramento dell’istituzione stessa. Quest’ultimo aspetto viene affrontato da Rodobaldo Tibaldi nella postfazione, in cui si riesaminano le specificità della cappella di Santa Maria Maggiore e, per quanto possibile, del suo repertorio nel più ampio quadro della storia delle cappelle musicali nord-italiane dalla seconda metà del Seicento alla fine del Settecento. Il volume è corredato di un prezioso dizionario che elenca tutti i musicisti, stipendiati o meno, correlati con la cappella di Santa Maria Maggiore e citati all’interno dei vari documenti.

TABLE OF CONTENTS

Prefazione

Le fonti documentarie

Inventario dell’archivio della Misericordia Maggiore – Elenco dei documenti tratti dall’inventario dell’Archivio della Misericordia Maggiore (MIA AR 18) con riferimento ai soli documenti trascritti (1657-1810) – Elenco dei documenti tratto dall’inventario dei Processi verbali della Congregazione di Carità (Deliberazioni) (AR 49) – Elenco delle lettere conservate presso la Biblioteca dell’Istituto musicale ‘Gaetano Donizetti’ di Bergamo – Appendice alle fonti consultate – Criteri di trascrizione

La cappella musicale di Santa Maria Maggiore: la Misericordia Maggiore e i rapporti con le altre istituzioni

La basilica di Santa Maria Maggiore – La Misericordia Maggiore (MIA) – I salariati della MIA – Dalla prima scuola per i chierici al Collegio Mariano – La cappella musicale di Santa Maria Maggiore: struttura e funzionamento – Il maestro di cappella – I ‘musici condotti’ – I ‘musici non condotti’ o ‘non obbligati’ – Modalità di pagamento – Le festività – Il repertorio

La cappella musicale dal 1657 al 1759

Bergamo nella seconda metà del Seicento – La cappella di Santa Maria Maggiore da Ziani a Mazza (1657 – 1674) – a. Pietro Andrea Ziani (maestro di cappella, 15 maggio 1657 – 5 luglio 1659 e 2 gennaio 1660 – 31 gennaio 1660) – b. Ottavio Mazza (vicemaestro di cappella, 31 gennaio – 18 novembre 1660) – c. Felice Antonio Arconati (maestro di cappella, 18 novembre 1660 – 23 gennaio 1664) – d. Giovanni Battista Pederzoli (maestro di cappella, 12 febbraio 1664 – 4 febbraio 1665) – e. Giovanni Legrenzi (maestro di cappella, 20 giugno 1665 – fine 1665) – f. Ottavio Mazza (vicemaestro di cappella, 1666 – 1674) – Bergamo alla fine del Seicento – La cappella musicale negli ultimi decenni del Seicento (1677 – 1700) – a. Giovanni Battista Quaglia (maestro di cappella, 15 maggio 1677 – 21 gennaio 1690; vicemaestro di cappella, 2 giugno 1674 – 15 maggio 1677) – b. Teodoro Reggiani (maestro di cappella, 29 luglio 1690 – 12 aprile 1692) – Bergamo nei primi vent’anni del Settecento – Incertezza economica della cappella musicale – a. Francesco Ballarotti (maestro di cappella, 12 aprile 1692 – 16 aprile 1712; vicemaestro di cappella già dal 4 settembre 1691) – b. Pietro Antonio Locatelli (violinista bergamasco) – c. Giovanni Battista Bassani (maestro di cappella, 9 maggio 1712 – 1 ottobre 1716) – Le vicende storiche di Bergamo tra il 1720 e il 1760 – Nuova crisi economica della MIA – a. Giacomo Gozzini (maestro di cappella, 29 dicembre 1717 – 16 settembre 1745) –  b. Ludovico Ferronati (maestro di cappella,16 settembre 1745 – fine 1759) – c. Analisi delle tabelle degli organici fissi della cappella dal 1657 al 1759

La cappella musicale dal 1760 al 1810

Breve inquadramento storico nella vita artistico-culturale di Bergamo tra la fine del xviii e l-inizio del xix secolo 205 – Carlo Lenzi – Giovanni Simone Mayr e la riforma della cappella – I membri della cappella e i musici straordinari – Le festività – Il repertorio – Analisi delle tabelle degli organici fissi della cappella dal 1760 al 1805

Dizionario dei musicisti attivi nella cappella musicale della basilica di Santa Maria Maggiore dal 1657 al 1810

Bibliografia – Apparato documentario dal 1657 al 1759 (CD-Rom) – Apparato documentario dal 1760 al 1810 (CD-Rom