Sermones vulgares vel ad status I
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Book Series
Corpus Christianorum Continuatio Mediaevalis, vol. 144
- Pages: 385 p.
- Size:155 x 245 mm
- Language(s):Latin
- Publication Year:1994
- € 185,00 EXCL. VAT RETAIL PRICE
- ISBN: 978-2-503-04441-5
- Hardback
- Available
Summary
L'edizione del testo astrologico "De triginta sex decanis duodecim signorum", attribuito a Hermes Trismegistus, inaugura il programma di edizioni critiche "Hermes Latinus" (Corpus Christianorum, Continuatio Medievalis 141-148), che si propone di fornire gli instrumenti e i testi per lo studio della traduzione ermetica tra l'età tardo antica e il Rinascimento.
Malgrado i numerosi aspetti interessanti e gli spunti offerti dall'opusculo ermetico, dopo il 1936, anno dell'editio princeps di W.Gundel, il "De triginta sex decanis" aveva ricosso scarso interesse da parte di filologi e storici: lo stato lacunoso e imperfetto dell'edizione non era stato migliorati, né aveva trovato approfondimenti la chiave di lettura aperta da F.Cumont (L'Egypte des astrologues, Bruxelles 1937), imperniata sull'elaborazione di un quadro religioso, culturale e socio-economico del mondo ellenistico chi età tolemaica emergente da alcuni capitulo del testo.
Molti gli elementi distintivi dell'opusculo degni di interesse ed esame: innanzi tutto la cospicua ed estesa trattazione della sphaera barbarica; le osservazioni astronomiche presenti in stratificazioni successive, con la possibilità di datazione dei singoli strati; la coesistenza di diverse dottrine e metodi astrologici, anche contradittori, a cui fa capo la volgata astrologica in generale e quelle 'ermetica' in particolare; infine la stessa traduzione latina, opera di un interprete ottimo conoscitore del greco ma scarso latinista, il che comporta curiose rese latine, sintagmi anomali, calche erronei. L'opuscolo costituisce inoltre una preziosa testimonianza del filtro operato prima in età bizantina (a tale epoca infatti sembra risalire l'epitome) e poi in età medievale (epoca della traduzione latina dall'originale greco) del materiale astronomico e astrologico e degli abbondanti repertori disponibili. Florilegi come il "De triginta sex decanis" guidano direttamente all'astrologia umanistica.
Nell'introduzione l