Micrologus 2/1994
Le scienze alla corte di Federico II/Sciences at the Court of Frederick II
246 p., 145 x 235 mm, 1994
Ref.: 04020002200
Languages: Italian
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La corte di Frederico II attrae a sé
scienziati, medici e filosofi della natura. Ciò fa parte del programma
politico dell'imperatore che è caratterizzato da uno sforzo di
razionalizzazione, ma rappresenta anche la prima coscienza di una
"mitologia" laica, che elabora nuovi sogni di sopravvivenza,
di preveggenza e di perfezione. E' una mitologia consapevole della
sua forza dirompente, ma alla ricerca di un rapporto con la tradizione
della teologia cristiana. Personaggi come Michele Scoto hanno un luogo
centrale in questa vicenda. Lo stesso Frederico si pone col suo Dearte
venandi cum avibus al centro di un vivo dibattito di filosofia della
natura. A loro si uniscono molti altri, ancora conosciuti solo come
minori. Tematiche poco sperimentate dalla storiografia hanno nel volume
spunti di rilievo in particolare si segnalano quelle dedicate al
rapporto tra le corti dell'imperatore con quella del papa, come
confronto tra centri scientifici, alla fisiognomica come strumento di
potere; al mondo animale posto al centro di una rinnovata attenzione,
alla ricerca di un rigore disciplinare. Michael McVaugh, Medical
Knowledge at the Time of Frederick II, D.Jacquart, La physiognomie à
l'époque de Frédéric II: le traité de Michel Scot, D.Pingree,
Learned Magic in the Time of Frederick II, S.Caroti, L'astrologia
nell'età di Frederico II, P.GAutier Dalché, Les savoirs
géographiques en Méditerranée chrétienne (XIIIe s.), C.Burnett, Michael
Scot and the Transmission of Scientific Culture from Toledo to Bologna
via the Court of Frederick II Hohenstauffen, S.J.Williams, The Early
Circulation of the Pseudo-Aristotelian Secret of Secrets in the West:
the Papal and Imperial Courts, R.Rashed, Fibonacci et les mathématiques
arabes, D.Walz, Das Falkenbuch Friedrichs II, J.L.Gaulin, Giordano
Ruffo et l'art vétérinaire, P.Murporgo, Frederico II e la scuola di
Salerno: filosofia della natura e politica scolastica della corte
sveva.
La corte di Frederico II attrae a sé
scienziati, medici e filosofi della natura. Ciò fa parte del programma
politico dell'imperatore che è caratterizzato da uno sforzo di
razionalizzazione, ma rappresenta anche la prima coscienza di una
"mitologia" laica, che elabora nuovi sogni di sopravvivenza,
di preveggenza e di perfezione. E' una mitologia consapevole della
sua forza dirompente, ma alla ricerca di un rapporto con la tradizione
della teologia cristiana. Personaggi come Michele Scoto hanno un luogo
centrale in questa vicenda. Lo stesso Frederico si pone col suo Dearte
venandi cum avibus al centro di un vivo dibattito di filosofia della
natura. A loro si uniscono molti altri, ancora conosciuti solo come
minori. Tematiche poco sperimentate dalla storiografia hanno nel volume
spunti di rilievo in particolare si segnalano quelle dedicate al
rapporto tra le corti dell'imperatore con quella del papa, come
confronto tra centri scientifici, alla fisiognomica come strumento di
potere; al mondo animale posto al centro di una rinnovata attenzione,
alla ricerca di un rigore disciplinare. Michael McVaugh, Medical
Knowledge at the Time of Frederick II, D.Jacquart, La physiognomie à
l'époque de Frédéric II: le traité de Michel Scot, D.Pingree,
Learned Magic in the Time of Frederick II, S.Caroti, L'astrologia
nell'età di Frederico II, P.GAutier Dalché, Les savoirs
géographiques en Méditerranée chrétienne (XIIIe s.), C.Burnett, Michael
Scot and the Transmission of Scientific Culture from Toledo to Bologna
via the Court of Frederick II Hohenstauffen, S.J.Williams, The Early
Circulation of the Pseudo-Aristotelian Secret of Secrets in the West:
the Papal and Imperial Courts, R.Rashed, Fibonacci et les mathématiques
arabes, D.Walz, Das Falkenbuch Friedrichs II, J.L.Gaulin, Giordano
Ruffo et l'art vétérinaire, P.Murporgo, Frederico II e la scuola di
Salerno: filosofia della natura e politica scolastica della corte
sveva.