Book Series Textes et Etudes du Moyen Âge, vol. 52

Lo scotismo nel Mezzogiorno d’Italia

Atti del Congresso Internazionale (Bitonto 25-28 marzo 2008), in occasione del VII Centenario della morte del beato Giovanni Duns Scoto

F. Fiorentino (ed)

  • Pages: 514 p.
  • Size:160 x 240 mm
  • Language(s):Italian, English
  • Publication Year:2010

  • € 55,00 EXCL. VAT RETAIL PRICE
  • ISBN: 978-2-503-53448-0
  • Paperback
  • Available
  • € 55,00 EXCL. VAT RETAIL PRICE
  • ISBN: 978-2-503-56326-8
  • E-book
  • Available


Summary

Questo Congresso è nato in occasione del Settimo Centenario della morte del beato Giovanni Duns Scoto, uno dei pensatori più influenti ed innovativi della Grande Scolastica.

Il Congresso condensa molti studi ed edizioni di importanti studiosi nazionali ed internazionali, che vertono sulle principali tematiche del pensiero scotista e sull’eredità di Scoto.

Conviene porsi una questione basilare, che concerne la stessa natura di quella che é chiamata "scuola scotista", ossia cos'é uno scotista? Come diviene scotista? Qual é l'influenza della scuola scotista nel suo insieme?

Infatti, l' assenza di un preciso quadro istituzionale di riferimento produce da principio una libera relazione dei discepoli con il maestro; essa non consente d' individuare precise linee di progressione delle teorie del maestro.

Nel primo Trecento, mentre le opere di Scoto con le ampie annotazioni marginali vengono lette, le idee di Scoto incontrano resistenze soprattutto in materia teologica ad Oxford; tali resistenze talvolta sfociano nell' accusa di eresia. Invece, lo scotismo cinquecentesco si basa su una serie di espliciti commenti alle opere scotiane.

Ci si portrebbe domandare se lo scotismo sia esistito veramente. Ma, se si lascia parlare i contemporanei, ci si accorge che essi si percepivano come scotisti.

Cosi la scuola scotista non appare come qualcosa di rigido e morto, ma come qualcosa di vivo e magmatico, la cui forma precisa continua ad essere studiata, come questo Congresso si propone di fare, dandosi come tema lo scotismo nel Mezzogiorno d' Italia dal secolo XIV al Novecento.

Perciò, il Congresso parte da Guglielmo di Alnwick, Landolfo Caracciolo e Pietro d' Aquila per giungere fino a Giovanni Vallone da GIovinazzo, Angelo Volpe, Bonaventura Belluto e Diomede Scaramuzzi.

Comitato di lettura: Luigi de Santis, Francesco Fiorentino, Olivier Riboldi.

Con i contributi di : F. Amerini (Parma), S. Cecchin (Roma), D. Demange (Paris), L. De Santis (Lecce), W.Duba (Fribourg), F. Fiorentino (Bari), G. Lauriola (Castellano-Grotte), C. Marmo (Bologna), R. Osculati (Catania), L. Parisoli (Cosenza), G. Roccaro (Palermo), H. Schneider (Mönchengladbach), C. Schabel (Nicosia), M. Serafini (Perugia), O. Todisco (Roma), A. Vos (Utrecht).

Copertina: Lequile (Lecce), Convento S. Francesco, Biblioteca Antica (architrave della porta d' ingresso), ignoto frescante francescano, sec. XVII: "I Maestri minori" della scuola filosofico-teologica scotista.