Book Series Nutrix, vol. 5

Il Liber de virtutibus di Guido Vernani da Rimini

Una rivisitazione trecentesca dell'etica tomista (con un'edizione critica del testo)

Luciano Cova

  • Pages: 322 p.
  • Size:160 x 240 mm
  • Language(s):Italian, Latin
  • Publication Year:2011

  • € 45,00 EXCL. VAT RETAIL PRICE
  • ISBN: 978-2-503-52548-8
  • Paperback
  • Available
  • € 45,00 EXCL. VAT RETAIL PRICE
  • ISBN: 978-2-503-55863-9
  • E-book
  • Available


Summary

La figura di Guido Vernani da Rimini († ca. 1345) è nota sinora agli specialisti soprattutto per alcune opere teologico-politiche, tra cui il De reprobatione Monarchiae compositae a Dante e il De potestate Summi Pontificis. Domenicano italiano, lettore nello Studio dei Frati Predicatori di Bologna tra i 1310 e il 1324 e passato poi al convento di Rimini, Guido ha lasciato vari commentari aristotelici sotto forma di Sententia (alla Fisica - perduto -, alla Politica, alla Retorica e all'Etica). Oltre la più nota Sententia libri ethicorum (o Summa de virtutibus, un compendio dell'Etica aristotelica scritto sulla falsariga del commento di Tommaso), Guido ha composto una seconda opera di carattere morale, concepita come un trattato sulle virtù: il Liber de virtutibus quae ad vitam verae militiae requiruntur. Anche in questo caso è stata segnalata una forte dipendenza di Guido da Tommaso d'Aquino: la sua fonte principale, in questo caso, non è però la Sententia libri ethicorum, bensì la Summa theologiae (Ia-IIae e IIa-IIae). Il presente studio comprende una presentazione ed una edizione del Liber de virtutibus dall’unico manoscritto esistente (Venezia, Biblioteca Marciana VI, 13 del XV secolo), nell’intento di gettare luce sul modo in cui, attraverso Tommaso, l'etica aristotelica veniva riproposta, semplificata e adeguata agli intendimenti di una morale ‘teologica’, in Italia durante la prima metà del XIV secolo, cercando di identificare condizionamenti dottrinali, intenti culturali  e utenti potenziali sulla base dei filtri adoperati nella lettura semplificatrice che ne viene fatta. Il volume è completato da un quadro storico-dottrinale di ampio respiro, in cui sono presentati da una parte l'autore del trattato e dall’altra i grandi temi dell'etica tomista che vengono discussi nella scuola domenicana successiva a Tommaso, anche in polemica con altri indirizzi dottrinali attivi nelle scuole teologiche fra XIII e XIV secolo.

Luciano Cova (Trieste, 1944), è professore associato di Storia della filosofia medievale presso l’Università di Trieste. Si occupa in particolare di temi teologici, etici e biologici fra XIII e XIV secolo. Ha pubblicato studi su Walter Catton, Riccardo di Mediavilla, Giovanni Vath e sull’etica di Tommaso d’Aquino.